E’ passato tanto tempo dalla nostra ultima chiacchierata, troppo a dire il vero; tempo durante il quale sono successe cose, di quelle che segnano in modo indelebile come un tatuaggio. Solo che, a differenza di questo, non tutti sono in grado di vederle. E stasera sono qui, a cercare di spiegarvi perchè ultimamente sul blog ci sono poco,
Due settimane fa sono andata a fare compere con la mia famiglia, in un negozio che vende solo ed esclusivamente decorazioni per il Natale; non so voi che posizione abbiate al riguardo, ma per me già a Novembre si inizia a respirare quel profumo meraviglioso di attesa del Natale, che nella mia testa corrisponde ad un dolce speziato, con note avvolgenti di vaniglia, cannella e chiodi di garofano.
Mentre guardavo una parete stracolma di piccole lucine sono stata travolta da un pianto irrefrenabile, che mi ha scosso nel profondo, lasciandomi letteralmente senza fiato.
Non pensavo al Natale che sta arrivando, ma al Natale che non avrò, quello perfetto che avevo immaginato nella mia testa : insieme al mio compagno e con un bimbo in arrivo. Bimbo che purtroppo non arriverà, perchè la gravidanza si è interrotta in modo spontaneo ed imprevedibile alla 9° settimana.
No, non mi sono accorta di niente. Niente dolori, niente perdite, niente di niente. Solo quelle dolorose parole pronunciate dalla ginecologa : “Vanessa, non c’è più battito”.
Non ricordo molto di quel giorno, se non di aver pianto e di aver odiato tutto, anche la sua voce, al punto di essere uscita dallo studio senza neanche finire di ascoltare. C’era mia mamma con me, e a lei è toccato l’ingrato compito di ascoltare tutti i tecnicismi che ci sono dietro ad un evento così brutto.
Nessuno mi aveva avvertita che sarebbe potuto capitare, e che la frequenza in caso di prima gravidanza è davvero alta. Tanto quanto nessuno mi aveva preparato al fatto che l’intervento di “revisione dell’utero” ( dico io, ma quanto è brutta sta cosa? Sono mica un’automobile che va a farsi controllare!) viene effettuato nel reparto di ostetricia e ginecologia, dove è pieno di pancioni e bimbi che stanno nascendo.
Niente psicologia spicciola e niente ambienti separati per le quasi-mamme e per chi, invece, mamma non lo sarà; per cui eccomi qui, a raccontarvi che mentre attendevo ore ed ore in attesa dell’intervento, pensando a questo figlio ( oddio, l’ho detto davvero? figlio… una parola piccola piccola, che ti stravolge completamente la vita, anche quando non arriva) nella stanza di fronte alla mia nasceva Matteo. E un’ora dopo l’intervento sono stata portata nella stanza con lei, la ragazza che aveva appena partorito. Vita e morte stese una accanto all’altra.
Sono state ore e giorni strazianti, in cui le uniche due cose che ho avvertito distintamente sono state il dolore fisico e l’inenarrabile senso di vuoto. Sentire la pancia dolorante e vuota è stata l’esperienza più brutta della mia vita; il sapere che fino a poco prima lì dentro c’era una vita che si stava formando e poi più nulla, se non un groviglio di dolore fisico ed emotivo.
Sono passati un mese e due settimane, e fatico ancora tanto a parlarne. Anche se non vorrei mi capita ancora di scoppiare a piangere nei posti più impensati, di imbambolarmi davanti ad una vetrina di abbigliamento per neonati, di pensare a questo bimbo che è volato sull’isola che non c’è prima ancora che io potessi farlo davvero mio.
Lo so. Ci vuole tempo, ed è ancora davvero troppo presto. Ma io ci provo ad andare avanti, perchè è la vita è anche questo : cadere e trovare la forza di ripartire. Da dove non lo so, ma bisogna ripartire.
In tutto questo c’è anche il blog, che ultimamente poverino sta un pò in stand by, perchè per scrivere ci vogliono ispirazione, tempo ed energia (che io fatico a trovare). Ma è anche vero che per me rappresenta un’oasi felice, la nuvoletta rosa su cui rifugiarmi per staccare un pò dal resto.
L’intenzione di questo post non era quella di intristirvi e mi dispiace se l’ho fatto; volevo solamente spiegarvi perchè ultimamente mi leggete poco, e scusarmi con voi per questo. Ho tante cose di cui parlarvi, prodotti da mostrarvi, recensioni da scrivere, idee da proporvi…il problema è che per riuscire a ripartire devo prima affrontare il senso di vuoto che mi attanaglia. Parlarne mi aiuta a rendere reale quello che è successo, e le cose reali posso razionalizzarle.
Prometto di tornare presto, con un post meno triste.
Non ci sono parole adatte a spiegare quanto mi dispiace! Queste cose lasciano il segno ma sono sicura che presto una nuova felicità si poserà dalle tue parti; prenditi il tuo tempo e non perderti di vista! Un abbraccio
Grazie Sa, con tutto il cuore voglio essere di nuove felice. Mi godo il tuo abbraccio *__*
Io ti seguo da poco, da quando ho scoperto dal gruppo di armocromia che avevi un blog e sono andata a curiosare, e sono felicissima di averlo fatto. Empatizzo subito, purtroppo (o per fortuna, chi lo sa…), e quindi so che ogni parola che può dirti una sconosciuta qualsiasi come me lascia il tempo che trova…però è detta col cuore: in quest’isola felice troverai sempre amiche disposte ad ascoltarti e a sostenerti! Un abbraccio forte. Davvero .
non è vero che le parole lasciano il tempo che trovano, anzi. Le parole sono importanti, ed in alcuni momenti lo sono ancor di più. Grazie Lauracarmen per essere passata qui, e grazie per le tue parole. Ma più di tutto grazie per il tuo abbraccio <3
Se potessi ti abbraccerei forte! Sono una lettrice abbastanza silenziosa di solito, eppure leggo sempre con affetto quello che scrivi, perché ammiro la tua forza, la capacità di combinare il tuo lavoro con i vezzi più femminili, il tuo sorriso e la tua allegria travolgenti. Come tutti i momenti bui passerà e ti segnerà, ma ne uscirai più forte e con tante nuove consapevolezze. Al momento ogni parola suonerà banale e inappropriata, ma sappi che tante come me saranno qui quando cercherai un porto sicuro in cui svagarti nel mare del web. Ti abbraccio tanto <3
Rosellina, questo tuo commento mi ha fatto bene al cuore <3 Ogni parola è stata come una carezza, credimi. E l'abbraccio me lo godo tutto!
Mi dispiace tanto Vanessa, il distacco è qualcosa di atroce, ma il senso di vuoto che ti colma per quanto inconsolabile, troverà un angolo del tuo cuore per quietarsi.
Diventerai mamma, lo so e lo sai anche tu <3
Fabiana, lo spero con tutta me stessa <3
Non ho parole da dirti, lo sai che in tutto questo sono stata silenziosa ma accanto a te, come continuerò a fare finché vorrai. Ti voglio bene
Anche io, tanto <3
Vanessa, ho solo un forte abbraccio virtuale da darti e un pensiero positivo perché possa rimettere insieme i pezzi del tuo cuore e guardare avanti con fiducia. Ti aspettiamo…
grazie di cuore <3
Ti voglio bene
anche io <3
Vane mi dispiace e ti sono vicina. Probabilmente le mie parole ti sembreranno vuote o senza senso, ma leggendoti si percepisce il dolore che hai provato e che stai provando ancora. Io ti auguro di ritrovare il tuo equilibrio al più presto!
Un abbraccio bella :-*
Grazie Ile, della vicinanza e dell’abbraccio. In questo momento mi fanno bene e non poco…
Forza, ti abbraccio. Non voglio dire altre parole, sarebbero inutili.
:*
Grazie Cate..con il cuore <3
Ti mando un abbraccio fortissimo ****
grazie mille <3
Vanessa cara, purtroppo conosco bene i dolori di cui parli, vissuti sulla mia pella ormai quasi 8 anni fa, per l’esattezza a a fine dicembre 2008. Leggere le tue parole, è stato per me un amaro tuffo nel passato..le laconiche parole del ginecologo, sentire il mondo crollarti addosso ed un dolore fortissimo travolgerti e spazzare via la gioia e la positività che albergavano fino a due minuti prima nel tuo cuore!! Ho avuto l’illusione di un Natale in tre…e la mazzata di un inizio nuovo anno in due! E’ vero, il vuoto, il dolore sono forti quasi da annientare. E’ anche vero che questa esperienza ti segna per la vita, e non te la scordi. MA è pure vero che pian piano il tempo e le persone a te care, ti aiutano a metabolizzare il dolore. E “MA”, ti parlo oggi da mamma di una meravigliosa bimba di 4 anni!! Verrà sicuramente un momento in cui la speranza, l’aspettativa positiva, la felicità incontenibile e straripante, torneranno a riempire il tuo cuore e non solo lui ;). Ne sono certa!!! Purtroppo quello che ti è successo capita, più spesso di quanto possa sembrare. Non ti dico che non penserai più a quesa brutta esperienza. Ti capiterà di tanto in tanto di tornare a pensarci con intensità e dolore. Ma sono certa che presto una bella nuova avventura ti illuminerà di nuovo e riempirà il tuo cammino di serenità e belle emozioni!!! E allora il tutto sarà più gestibile! Un fortissimo abbraccio e , se servisse, per qualunque cosa io ci sono! <3
Laura bella, dove trovo le parole per ringraziarti di aver condiviso con me la tua storia? una storia di dolore che però lascia aperta la porta alla speranza, ed è esattamente quello di cui ho bisogno. La speranza di poter essere felice di nuovo, e di essere mamma. Ti abbraccio fortissimo, con tutto il cuore!
Ricordo il giorno che avevi scritto su face che qualcosa ti devastava il cuore… io non sono una persona che chiede “che succede” e solo ti scrissi… “un abbraccio”
Mi contattasti in privato, e mi raccontasti cosa era successo…
Dio se mi è crollato il mondo addosso!
So cosa vuol dire desiderare tanto tanto un figlio, le paure se non arriva… ma l’idea di averlo e perderlo… Bhe, è un qualcosa che non riesco lontanamente a immaginare.
E’ un qualcosa di così innaturale, di così assurdo… Desiderare così tanto quella vita, e doversi rassegnare a farla andare via… Non è come quando si perde una persona che si ama. Perchè il legame che si crea tra mamma e bimbo è già li, al primo “sono incinta”
Cucciola… io riesco solo a dirti UN ABBRACCIO per te…perchè credo che mai nessuna parola potrà esserti di conforto <3
Hai colto nel segno Marzia. Non è per niente come perdere una persona cara, è molto più devastante. Perchè con questo figlio che non è nato, ma che è comunque figlio, se ne va un carico di aspettativa di felicità irrealizzata che ti devasta, ed il senso di vuoto dilania ogni fibra. Andrà meglio, ma non è ancora arrivato quel momento. Per ci grazie dell’abbraccio, me lo godo tutto!
Tre tra le mie più care amiche hanno vissuto ciò che hai vissuto tu, ed io accanto a loro, anche in silenzio, perché queste cose non le puoi mai capire fino in fondo, se non le vivi. Inizio a pensare che facciamo parte di una fascia d’età particolarmente “sfortunata” e, nonostante per adesso non ho la possibilità di diventare mamma, per tanti motivi, inizio a provare un certo timore per quando arriverà il momento di iniziare a provare.
Ti abbraccio forte, ti auguro di trascorrere un Natale sereno, con la tua famiglia e che arrivi al più presto quel Natale in cui il pianto non sarà il tuo, di dolore, ma quello del tuo bambino.
Grazie Miki, spero davvero che la felicità torni presto a bussare alla mia porta <3
Non credo ci siano parole adatte in queste circostanze, perciò mi limito a inviarti il mio abbraccio virtuale.
E io me lo tengo stretto stretto ❤
Cara Vanessa, non ci sono parole in queste circostanze e io non ne trovo, posso solo mandarti un simbolico forte abbraccio e augurarti pian piano di trovare un po’ di serenità.
Oggi c’è un profondo dolore nelle tue parole, ma sono certa che questo dolore un giorno diventerà la tua forza.
Un bacio grande, a presto.