Alcune letture hanno il potere di trasformare la nostra percezione del mondo, lasciando un’impronta profonda nel nostro essere. Orbital di Samantha Harvey è stato per me uno di questi libri. Un romanzo che, attraverso la prospettiva dello spazio, ci invita a riflettere sulla fragilità e la bellezza della nostra umanità, sulla delicatezza del nostro pianeta e sull’urgenza di riconoscerci come un unico popolo.

La lettura di Orbital è avvenuta in un periodo storico complesso, in cui le tensioni globali sembrano più accentuate che mai. Mentre scorrevano le pagine, accompagnavo gli astronauti nelle loro orbite attorno alla Terra e mi chiedevo: quanto siamo lontani da un futuro in cui smetteremo di considerarci avversari e inizieremo a vederci semplicemente come esseri umani?
In molti passaggi, l’emozione è stata così intensa da portarmi alle lacrime. Non solo per la bellezza della scrittura, ma per il messaggio di speranza che trasmette. Osservare il nostro pianeta dall’alto significa vederlo senza confini, senza guerre, senza differenze. Solo una sfera sospesa nel cosmo, fragile e perfetta.
Di cosa parla Orbital
Pubblicato da NN Editore, Orbital si svolge nell’arco di ventiquattro ore a bordo di una stazione spaziale internazionale. Sei astronauti, provenienti da diverse nazioni, condividono il silenzio dello spazio, osservano la Terra da una prospettiva unica e si pongono domande che vanno oltre la scienza: qual è il senso della nostra esistenza? Esiste Dio? Possiamo ancora salvare il nostro pianeta?






Mentre la stazione completa sedici orbite attorno alla Terra, il tempo sembra assumere una dimensione diversa. Ogni gesto quotidiano – un pasto fluttuante, un turno di lavoro, una videochiamata con la famiglia – acquisisce un significato nuovo, una profondità inaspettata. E intanto, fuori, il pianeta ruota, con le sue città illuminate, le sue foreste, i suoi oceani sconfinati. Un luogo che appare così piccolo visto dallo spazio, eppure contiene tutto ciò che siamo.
Perché mi ha colpita così tanto
Orbital non è solo un romanzo di fantascienza, né semplicemente una riflessione filosofica. È entrambe le cose e molto di più. Harvey riesce a intrecciare le vite dei personaggi con delicatezza e profondità, mostrando le loro paure, i loro desideri e le loro speranze. La scrittura è poetica e immersiva, capace di trasportare il lettore nello spazio profondo e, allo stesso tempo, nel cuore delle emozioni umane.
Mi sono ritrovata a riflettere sulla nostra capacità di convivere, di collaborare per un bene comune, di superare le differenze culturali e personali. E ho sentito una profonda connessione con questi astronauti immaginari, come se le loro domande fossero un po’ anche le mie.
Chi è Samantha Harvey
Samantha Harvey è una scrittrice britannica, nata nel Kent. Ha completato un corso di specializzazione in scrittura creativa all’Università di Bath Spa nel 2005 e ha conseguito un dottorato di ricerca. I suoi racconti sono apparsi su riviste prestigiose come Granta e sono stati trasmessi su BBC Radio 4. Con Orbital, ha vinto il Booker Prize nel 2024, consolidando la sua reputazione nel panorama letterario internazionale.
Un po’ su NN Editore
NN Editore è una casa editrice italiana che si distingue per la scelta di pubblicare narrativa contemporanea di alta qualità, sia italiana che internazionale. Fondata con l’obiettivo di portare ai lettori storie capaci di emozionare e far riflettere, ha nel tempo costruito un catalogo ricco e variegato, diventando un punto di riferimento per chi cerca letteratura di spessore.
Il dio dei boschi
Qualche mese fa, NN ha pubblicato Il dio dei boschi di Liz Moore, un romanzo che ho avuto il piacere di recensire sul blog. Se ti interessa scoprire di più su questa affascinante lettura, puoi leggere la mia recensione completa qui.
Spero che questa recensione ti abbia incuriosito e ti inviti a esplorare le pagine di Orbital. Buona lettura!
